martedì 24 aprile 2012

Una rassegna sulla diagnosi e sul trattamento della embolia polmonare

L'embolia polmonare rappresenta la terza causa più comune di decesso per malattia cardiovascolare dopo l'infarto e l'ictus. Le conseguenze della tromboembolia venosa comprendono l'ipertensione polmonare tromboembolica cronica e la sindrome post-trombotica. La tromboembolia venosa e l'aterotrombosi sono caratterizzate da fattori di rischio comuni e da caratteristiche fisiopatologiche comuni di infiammazione, ipercoagulabilità e lesione endoteliale. La valutazione della probabilità clinica contribuisce a individuare i pazienti con bassa probabilità clinica per i quali la diagnosi di tromboembolia venosa può essere esclusa solo con un risultato negativo del test del D-dimero plasmatico. La diagnosi è in genere confermata da un'ecografia con compressione che evidenzia una trombosi venosa profonda o da una TAC del torace che evidenzia embolia polmonare. La maggior parte dei pazienti con tromboembolia venosa risponde all'anticoagulazione, che rappresenta la base del trattamento. I pazienti con embolia polmonare dovrebbero essere sottoposti a stratificazione del rischio per stabilire se trarranno beneficio dall'aggiunta di un trattamento avanzato, ad esempio trombolisi o embolectomia. Sono in fase di sviluppo vari farmaci anticoagulanti orali innovativi. Questi prodotti, che per molti pazienti potrebbero sostituire gli antagonisti della vitamina K e le eparine, sono prescritti in dosi fisse e non necessitano di monitoraggio della coagulazione in laboratorio. Sebbene sperimentazioni cliniche rigorose abbiano riferito l'efficacia e la sicurezza della prevenzione farmacologica con basse dosi fisse di anticoagulanti, la profilassi rimane sottoutilizzata nei pazienti ricoverati in ospedale, che presentano un rischio moderato ed elevato di tromboembolia venosa. In questo seminario si discuterà dell'embolia polmonare e della trombosi venosa profonda degli arti inferiori.
Goldhaber SZ, Bounameaux H. Pulmonary embolism and deep vein thrombosis. The Lancet. 2012;doi:10.1016/S0140-6736(11)61904-1.