Arriva l’Xna, il primo Dna creato dall’uomo. E’ una sorta di “strano cugino” del Dna, capace di immagazzinare informazione e di evolversi come il Dna naturale, ma modificato in modo da avere un aspetto diverso.
A differenza della cellula artificiale ottenuta nel 2010 dall’americano Craig Venter, il cui Dna era costruito in laboratorio ma era comunque una copia fedele del Dna naturale, l’Xna conserva le stesse lettere ma ha una struttura diversa, al punto che i viventi non lo riconoscono come Dna. E’ una forma molecolare nuova, non esistente in natura. Per questo gli esperti dicono che questo risultato apre l’era della biologia alternativa, come l’ha definita Gerald Joyce, dell’istituto americano Scripps, nello stesso numero di Science.
Nel produrre l’Xna, “i ricercatori hanno realizzato nuove catene: hanno mantenuto le molecole che preservano le informazioni, modificando però l’impalcatura che le sostiene”, ha spiegato Murtas. In sostanza, l’Xna è un nuovo formato (artificiale) per immagazzinare le informazioni genetiche che si affianca a Dna e Rna.
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Synthetic Genetic Polymers Capable of Heredity and Evolution
Vitor B. Pinheiro,Alexander I. Taylor,Christopher Cozens,Mikhail Abramov,Marleen Renders,Su Zhang,John C. Chaput, Jesper Wengel,Sew-Yeu Peak-Chew,Stephen H. McLaughlin,Piet Herdewijn,and Philipp Holliger
Science 20 April 2012: 341-344.
Synthetic Genetic Polymers Capable of Heredity and Evolution
Vitor B. Pinheiro,Alexander I. Taylor,Christopher Cozens,Mikhail Abramov,Marleen Renders,Su Zhang,John C. Chaput, Jesper Wengel,Sew-Yeu Peak-Chew,Stephen H. McLaughlin,Piet Herdewijn,and Philipp Holliger
Science 20 April 2012: 341-344.
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