I ricercatori della Lund University in Svezia hanno scoperto un nuovo tipo di cellule staminali nel cervello adulto.
Queste cellule possono proliferare e formare diversi tipi di cellule diverse e, cosa più importante, possono formare nuove cellule cerebrali. Gli scienziati sperano di approfittare della scoperta per sviluppare metodi per curare e riparare il cervello.
Queste cellule possono proliferare e formare diversi tipi di cellule diverse e, cosa più importante, possono formare nuove cellule cerebrali. Gli scienziati sperano di approfittare della scoperta per sviluppare metodi per curare e riparare il cervello.
Analizzando del tessuto cerebrale proveniente da biopsie, i ricercatori hanno trovato per la prima volta cellule staminali nei pressi di piccoli vasi sanguigni nel cervello. La funzione specifica della cellula non è ancora chiara, ma le sue proprietà plastiche ne suggeriscono un grande potenziale.
Lo studio, pubblicato sulla rivista PLoS ONE, interessa un ampio spettro di ricerche sul cervello. Futuri bersagli terapeutici possibili variano dalle malattie neurodegenerative all’ictus. “Speriamo che i nostri risultati possano portare a una nuova e migliore comprensione dei meccanismi di riparazione del cervello”, ha detto la dottoressa Paul-Visse. “L’obiettivo ultimo è quello di rafforzare questi meccanismi e sviluppare nuovi trattamenti in grado di riparare il cervello malato”.
Leggi il full text dell’articolo:
The Adult Human Brain Harbors Multipotent Perivascular Mesenchymal Stem Cells
Gesine Paul, Ilknur Özen, Nicolaj S. Christophersen, Thomas Reinbothe, Johan Bengzon, Edward Visse, Katarina Jansson, Karin Dannaeus, Catarina Henriques-Oliveira, Laurent Roybon, Sergey V. Anisimov, Erik Renström, Mikael Svensson, Anders Haegerstrand, Patrik Brundin
PLoS ONE, 2012; 7 (4): e35577
The Adult Human Brain Harbors Multipotent Perivascular Mesenchymal Stem Cells
Gesine Paul, Ilknur Özen, Nicolaj S. Christophersen, Thomas Reinbothe, Johan Bengzon, Edward Visse, Katarina Jansson, Karin Dannaeus, Catarina Henriques-Oliveira, Laurent Roybon, Sergey V. Anisimov, Erik Renström, Mikael Svensson, Anders Haegerstrand, Patrik Brundin
PLoS ONE, 2012; 7 (4): e35577
