
Ricercatori australiani hanno scoperto che bloccando una particolare proteina si può frenare il progredire della sclerosi multipla (SM), una malattia autoimmune che attacca parti del sistema nervoso centrale, come il cervello e il midollo spinale. Studiosi dell’Università Murdoch e dell’Istituto di Tecnologia di Melbourne hanno osservato che l’interazione di due proteine causa il danno alle fibre nervose, e quando l’interazione viene bloccata, la malattia si arresta.
Le proteine modificate individuate nelle lesioni SM interagiscono con un’altra proteina causando le lesioni ai nervi, spiega il responsabile della ricerca, l’immunologo Steven Petratos. Quando viene bloccata la proteina modificata, o la comunicazione fra le due proteine, la malattia smette di avanzare.
Il Dr. Petratos afferma che il metodo utilizzato per bloccare la proteina è stato approvato per il trattamento di altre patologie (Alzheimer) sia dalla US Food and Drug Administration che dalla Therapeutic Goods Australia Administration.
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Limiting multiple sclerosis related axonopathy by blocking Nogo receptor and CRMP-2 phosphorylation
Steven Petratos, Ezgi Ozturk, Michael F. Azari, Rachel Kenny, Jae Young Lee, Kylie A. Magee, Alan R. Harvey, Courtney McDonald, Kasra Taghian, Leon Moussa, Pei Mun Aui, Christopher Siatskas, Sara Litwak, Michael G. Fehlings, Stephen M. Strittmatter, and Claude C. A. Bernard
Brain first published online April 28
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